Impieghi e modi d’uso

“Uti et non abuti” sono le parole all’inizio del libretto “Hashish, notizie storiche, chimiche, fisiologiche, terapeutiche” scritto nel 1909 a Torino dal dott. Piero Arpino (riedito da “Shambu” nel 2005, con aggiunte). Il testo contiene anche un ricettario di preparazioni galeniche con 48 malattie curabili con la cannabis. E’ interessante notare l’approccio e il modo di considerare la cannabis più’ di cento anni fa, probabilmente con molta più’ saggezza di quanto si faccia oggi: “Potranno così gli appassionati di emozioni nuove, di ebbrezze fantastiche, e quelli specialmente cui natura fu avara di salute o prodiga di malanni trovare nel buon uso di questa sostanza psichica una soddisfazione alla loro bramosia di piacere i primi: mitigazione o guarigione ai loro affanni gli altri”

La canapa accompagna l’uomo da millenni per diversi usi: edile, tessile, alimentare, di cura di patologie varie, di ricerca del benessere e di una migliore qualità di vita. Messa al bando negli USA nel secolo scorso per l’intervento di concorrenti economici senza scrupoli, ritenuta da noi vietata per ignoranza, oggi torna come una pianta amica per l’uomo e per la natura.

Gli impieghi delle nostre canape nella ricerca del benessere

In passato le persone si immergevano nelle vasche da macero della canapa per lenire dolori e per risanare ferite e piaghe infette, cercavano sollievo da asma e malattie dell’apparato respiratorio andando nei campi di canapa, usavano per curarsi fumigazioni, lavature, decotti, tinture, impiastri, fumo. In farmacie private e ospedaliere l’erba di canapa tratta da infiorescenze veniva preparata per curare molte patologie e come analgesico. A questo proposito è significativo il libello pubblicato dal medico napoletano  Raffaele Valieri nel 1887 dal titolo “Canapa agli incurabili” sottotitolato:“sulla canapa nostrana e i suoi preparati in sostituzione della cannabis indica”.

Ancora oggi sembra che nei paesi sviluppati governi, responsabili delle politiche della salute, ricercatori “ufficiali” ignorino in genere quello che invece case farmaceutiche e produttori di integratori dimostrano da anni di sapere e cioè che non esiste una Cannabis Indica diversa dalla Cannabis Sativa, ma che la specie è unica e che le canape “tranquille,” quelle che non sballano, hanno proprietà curative altrettanto e forse più importanti delle canape dette psicoattive. E sembrano ignorare che il ricorso all’aiuto della canapa viene ormai consigliato quasi sempre sottovoce da autorità mediche “illuminate” anche in ospedali e policlinici di fama internazionale.  E’ bene sapere che anche noi produciamo cannabinoidi detti “endocannabinoidi”, molecole non identiche ma simili ai cannabinoidi contenuti nella resina della pianta di canapa e che i cannabinoidi interferiscono con molte altre sostanze prodotte dal nostro corpo, interferenze i cui meccanismi sono soltanto in minima parte conosciuti.  E’ bene anche dire chiaramente che la canapa non fa miracoli, è una pianta che ha diversi effetti utili interessanti e che moltissimo è ancora da studiare per sapere.

Carmagnola e CS (Carmagnola Selezionata) contengono uno spettro di terpeni completo e una significativa percentuale di cannabinoidi, in massima parte CBD ma anche tutti gli altri principali più alcuni unici di queste varietà quando coltivate nei territori in cui si sono formate, caratteristiche che le rendono particolarmente adatte per un aiuto in molti casi in cui il benessere è compromesso. Il loro contenuto in THC è molto basso, spesso al di sotto dei limiti di rilevabilità e comunque è sempre al di sotto dei limiti di legge. Per le modalità di produzione e confezionamento seguite da anni Assocanapa è oggi l’unica azienda al mondo a poter garantire l’autenticità dell’erba venduta e la qualità più elevata.

Modalità di impiego delle nostre canape ed effetti

Come infuso: un pizzico (0,20-0,50 g) in una tazza da tè di acqua bollente (200 ml), lasciare in infusione 3-5 minuti e dolcificare a piacere. Per il massimo piacere dell’aroma dell’erba di canapa e un leggero effetto rilassante e piacevolmente dissetante, da bere anche fredda. Indicata nei casi di tensione per qualsiasi ragione oppure per persone che si sentono agitate o “rigide”.

Come decotto: fino a un massimo di 2 grammi di prodotto per tazza, far bollire fino a un massimo di 15 minuti e dolcificare a piacere. In questo modo parte della resina (composta in massima parte da cannabinoidi) si stacca dalle parti verdi e rimane in sospensione nell’acqua, insieme a terpeni e flavonoidi. Il sapore è molto marcato e pungente, ma è un rimedio antico e funziona. Per un effetto ancora più deciso farla bollire nel latte (la resina è solubile nei grassi). Se la si prepara per più assunzioni, fare attenzione a scuotere il liquido prima di versare nella tazza perché i cristallini che costituiscono la resina precipitano sul fondo della bottiglia. Preparate il decotto per non più di 2 giorni e tenetelo in frigorifero. Viene sempre consigliato di adattare gradualmente nel tempo la preparazione alle proprie necessità cominciando da meno prodotto nell’acqua per poi aumentare la quantità dopo almeno 4 o 5 giorni ogni volta, per dare all’organismo il tempo di adattarsi; viene anche consigliato di cominciare con una assunzione al giorno meglio alla sera e poi, se non è sufficiente per avere effetti aggiungere. dopo qualche giorno una assunzione al mattino e ,se ancora non si ottengono effetti,  passare a tre al giorno tra loro distanziate in modo regolare. Di questo tipo di impiego è’ consigliabile parlarne con il proprio medico o con il farmacista di fiducia.

Come condimento in sughi, insalate, minestre, dolci, intingoli, salse oppure come ingrediente: utilizzare tal quale, sbriciolando i fiori; oppure saltare rapidamente i fiori in burro o in olio extravergine di oliva e poi aggiungere alle preparazioni alimentari. In questo caso la fantasia dei cuochi italiani permette infinite combinazioni. Salvo esigenze particolari, non superare i 2 grammi di prodotto per ogni Kg di alimenti per non rischiare un gusto “sgradevole” (amaro) e per utilizzare tutte le proprietà dell’erba di canapa ed apprezzarne il gusto.

Come aromatizzante per bevande (cocktail, long drink, bibite, aperitivi, digestivi, frullati, frappé…): un’infiorescenza piccola per bicchiere, sprigiona un piacevole aroma e dà un tocco originale di colore.

Per inalazioni: introdurre una piccola quantità (0,05 grammi) in un apposito apparecchio. Se si utilizza un vaporizzatore togliere prima i semi presenti. Per un effetto veloce e di breve durata.

Per fumigazioni: mettere 1 o 2 grammi di prodotto in acqua bollente, coprire la testa con un asciugamano ed inalare/aspirare il vapore (un risultato migliore lo si può ottenere con 2 o 3 gocce di olio essenziale) in genere si ricorre a questo impiego per stroncare le crisi di asma.

Per la diffusione del profumo negli ambienti: togliere i semi e bruciare il prodotto in un incensiere, sulla carbonella. Un piacevole profumo di canapa si diffonderà nei vostri locali. Per profumare di canapa gli ambienti, godere delle proprietà benefiche dell’erba di canapa, tenere lontane le zanzare.

Fumo: nella ricerca del benessere il fumo della canapa è conosciuto da millenni anche nei nostri paesi; a livello medico se ne sconsiglia l’uso sia perché il fumo non fa mai bene ai polmoni, perché con la combustione circa il 40% dei principi attivi vengono bruciati, perché i risultati che se ne ottengono sono istantanei ma poco duraturi.

Precauzioni:

Non esagerate nell’assunzione dell’erba. L’erba di canapa di Assocanapa non è psicoattiva ma in grandi quantità in associazione con alcolici può dare effetti sgradevoli (capogiri, ansia, tachicardia, abbassamenti di pressione nausea). Se la assumete per avere aiuto a stare meglio, parlatene con il vostro medico o con il vostro farmacista.


Fonte assocanapa.it

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